Nodo lucente

Paolo Borsellino, giudice.

Paolo Borsellino, giudice.

 

 

 

 

 

 

 

“.. verità svanita –
o nodo
lucente – di tutta una vita
che fu sognata – forse –

oh, per averti sognata,
mia vita cara,
benedico i giorni che restano –
il ramo morto di tutti i giorni che restano,
che servono
per piangere te”.

da La vita sognata, Antonia Pozzi

Dovevamo saperlo

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Giovanni Falcone, magistrato.

Tutto finì, così rapito!

Precipitoso e lieve

il tempo ci raggiunse.

Di fuggevoli istanti ordì una storia

ben chiusa e triste.

Dovevamo saperlo che l’amore

brucia la vita e fa volare il tempo.

Passato, Vincenzo Cardarelli

Un sogno obliato

Paolo Borsellino

Paolo Borsellino

Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato, che il dolore riscopre amica. Con paura il cuore le si accosta, che più non l’abbandona.

Amai, Umberto Saba

L’unica gemma degna d’essere regalata

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Ho steso lenzuola bianche alla luce del tramonto.
Il sole d’estate arrivava, spezzato come pane della domenica, abbondante, moltiplicato, tra i rami di vecchi cipressi.

Le lenzuola sembravano vele di uno scafo. Nel vento era certo il mare.

Sono entrata nella mia stanza, la camera che chiamiamo “Virginia Woolf”.

Mi sono seduta sul tappeto verde acqua. Avrei dovuto lavorare.

Questa volta il sole attraversava i vetri della finestra ricadendo come pioggia d’oro sulla mia piantina, rinvasata di fresco, poggiata sulla cassettiera, accanto ai libri di Patti Smith. Li tengo a parte, come un vangelo.

Allora ne ho aperto uno, ho letto una pagina, ho benedetto lo spirito che “soffia dove vuole”. Tenerla per me, sarebbe un sacrilegio.

Eccola

L’aria era festosa, elettrica. Aprii la porta a zanzariera ed uscii. Sentivo crepitare l’erba. Sentivo la vita – un carbone ardente gettato sul fieno.
Mi coprii il capo. Sarei stata felice di coprirmi le braccia, il volto. Rimasi lì in piedi a guardare i bambini che giocavano e qualcosa nell’atmosfera – la luce filtrata, il profumo delle cose – mi riportò indietro…

Quanto siamo felici da bambini. Quanto viene offuscata quella luce dalla voce della ragione. Vaghiamo nella vita – castoni senza pietra. Finché un giorno non prendiamo una svolta ed eccola lì a terra davanti a noi, una goccia di sangue sfaccettato, più reale di un fantasma, sfolgorante. Se ci muoviamo, rischierà di sparire. Se non agiamo, nulla sarà redento. C’è un modo per risolvere questo piccolo enigma. Dire la propria preghiera. Non importa in che modo. Perché una volta finito si possiederà l’unico gioiello che valga la pena conservare. L’unica gemma degna d’essere regalata.

Una piccola mano mi offrì un dente di leone.

Esprimi un desiderio!

Lo presi. Di un giallo acceso – selvatico, inconsistente e caro a Dio. Trasformarsi per assecondare un nostro desiderio in una nuvoletta canuta. Ciuffi di manna sfilacciata discendono sul mondo…

Esprimi un desiderio, soffia…

Respirare ancora, cos’altro potevo desiderare? Tutto il mio essere si getto in quell’impresa. Avevo dalla mia il cielo con la sua capacità di diventare, in un batter d’occhio, qualunque cosa. Scrutai le nuvole in cerca di presagi, risposte. Sembravano muoversi molto rapide, con forme di cupola, delicato tessuto connettivo. Il volto dell’arte, di profilo. Il volto della negazione, benedetta. 

Cosa facciamo, Grande Barrymore?
Vacilliamo.
Cosa facciamo umile monaco?
Siamo di buon cuore.

E questi consigli, impartiti con una grazia così perfetta, riempirono le mie membra di una tale leggerezza che ne fui sollevata e lasciata a fluttuare sull’erba, anche se a tutti pareva fossi ancora tra loro, avviluppata nei doveri umani, con entrambi i piedi per terra.

da “I tessitori di sogni” di Patti Smith

Giona, mio figlio.

Giona, mio figlio.

 

 

A qual sogno

Giovanni Falcone

Giovanni Falcone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull’infinito, che tutto ci appare ombra di eternità?

A qual sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza?

da Il viaggio e il ritorno di Dino Campana.

La chiave

Sicilia, estate 2017

Sicilia, estate 2017

Tutto quello di cui avevo bisogno mi si era manifestato in un frammento di secondo, come se di colpo sapessi tutte le risposte o la strada esatta per una destinazione impossibile.
Vidi tutto quello che avevo davanti, in un istante che immediatamente scomparve, lasciando però il segno.
Intuii che quando sarei stata pronta avrei avuto la chiave.

  • Patti Smith, Devotion.

Il cielo, l’attesa.

Il 27 luglio 2017 moriva di SLA Sam Shepard.

Eufemia lo ha amato e ama moltissimo ed ogni anno gli rende omaggio, come può e sa.

Sam Shepard

Sam Shepard

Why is he watching me? I can’t understand that. Nothing. I just lie here. Waiting for someone to find me. I just look up at the sky. I can smell him close by.

Sam Shepard, Spy of the First Person.

Tu, come il sole

Paolo Borsellino, presso il Tribunale di Palermo.

Paolo Borsellino, presso il Tribunale di Palermo.

Ho molta fede in te, mi sembra
che saprei aspettare la tua voce
in silenzio, per secoli
di oscurità.
Tu sai tutti i segreti,
come il sole:
potresti far fiorire
i gerani e la zàgara selvaggia
sul fondo delle cave
di pietra, delle prigioni
leggendarie.

Confidare, Antonia Pozzi.

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'Patti Smith's hands', foto di Fabio Torre.

‘Patti Smith’s hands’, foto di Fabio Torre.

L’unica cosa su cui si può contare è il mutamento.

Patti Smith, Il tessitore di sogni.

Poiché c’è forza

 Robert Mapplethorpe, Calla Lily (Selenium) , 1988.


Robert Mapplethorpe, Calla Lily (Selenium) , 1988.

Poiché c’è forza…

nel nero più nero
una padronanza assoluta
l’esplosione di una calla
trombe
grazia corporea
c’è una mano ferma
che allaccia stringhe di bambino
e il volto del coraggio
nascosto da  un velo inviolato
c’è una mano ferma
provetta nella trama dei cieli
che si annerano
là dove i cuori puri
si fanno parenti.

Poesia in memoria, Patti Smith.