Uno, due e (art.) 3

terra-arida-1

«Le donne in Italia hanno più difficoltà a trovare un’occupazione adeguata al titolo di studio conseguito perché il divario di genere nella partecipazione al mercato del lavoro resta tra i più alti d’Europa (69,7% di uomini occupati contro il 50,3% di donne)».

(L.L. Sabbadini)

ART. 3 della Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Anni

(foto di ©John William Keedy)

(foto di ©John William Keedy)

Quegli anni che si dicono
furenti presi dal fare e disfare
se stessi per trovare la strada
fino ai profondi se stessi,
non si temevano freni e fatica
si dormiva anche solo tre ore
perché c’era da costruire
il sole in tempo per l’alba
così da essere nostro il giorno,

gli anni verdi che sapevi
respirare l’aria delle cinque
e potevi dormire ovunque,
sapevi che tanto crescevano
i semi nel frattempo
anzi, solo se sognavi l’albero
trovavi la pianta al risveglio,

gli anni che in un solo anno
bruciavi tantissime vite
ma leggero perché sentivi
imminente la forma di tutto,
ora che si prolungano
e ti vogliono ancora a fare e
disfare te stesso per avere
in mano un presente
che somigli al frutto sognato,
sono gialli pesanti e muti

ceri di modesta fiamma
anche se li trucchi nelle storie
che racconti agli amici
parlando sotto un sole
che altri fanno prima dell’alba,
e basta un no a piegarti
e dormi poche ore al giorno
sapendo che niente cresce
di fianco al letto, niente
del verde e della luce provata
negli anni che si diceva.

Marco Bisanti

FRATTURE

264-W4-smart-solutions-©-sara-montali

(foto di Sara Montali)

PRIMO MAGGIO

REPUBBLICA Da “res” e “pubblica” = cosa pubblica. Forma di governo nel quale la sovranità risiede nel popolo, che la esercita direttamente o indirettamente per mezzo di rappresentanti scelti liberamente.

FONDATA da “fundus” = fondo. Scavare fino al sodo, per riempire la fossa di muratura e quindi porre i fondamenti, le basi. Appoggiarsi, porre ferma speranza.

SUL LAVORO dal latino “labor” = fatica, da cui “laborare” cioè operar faticando, dalla radice LABH che esprime l’idea di “afferrare” e quello figurato di “volgere il desiderio, la volontà, l’intento, l’opera a qualcosa”.