Libera gioia

(opera di Egon Schiele)

(opera di Egon Schiele)

Fortuito sfiorarsi di gomiti
nel pomeriggio afoso di giugno,
accende di scintille la notte.

Raccolgo a mani nude
briciole di fuoco,
una dopo l’altra
nel rincorrersi furioso del buio.

L’eco di cavallerie avanza
blatera a ritmo, la morte
ma l’ombra si dissolve,
codarda
fronteggiare non sa
con lame e parole
il perdurare fisso di uno sguardo.

La vita s’arrampica sulle rovine
rinverdisce lenta
le pietre una ad una perdono pallore.
Gomito a gomito
braccio a braccio
mano a mano
le tenebre sudano,
la fatica, la resa.

Sulla terra striscia
l’amore
di polvere e sangue
si libera gioia
dai corpi
e svuota di ombre e potere
gli antichi sepolcri.

Cuore di legno

Gli amanti, olio su tela. Carlo levi.

Gli amanti, olio su tela. Carlo levi.

T’amo con cuore di roccia
che frana, di sasso in sasso
sotto il peso grave del tuo silenzio.
T’amo con amor di luce
che le tenebre inghiotte
come grumo di lacrime in gola.
T’amo con amore di mosto
custodito dal buio in cuore di legno
che aspetta dell’uva nera il tramutarsi in festa.