Sfiorare

(foto di Gyula Halász Brassaï)

(foto di Gyula Halász Brassaï)

“Sfiorare” : preceduto da DIS, privativo.
Cogliere il fiore, il meglio di checchessia.
Perdere il più vago della bellezza, la parte migliore.
Toccare lievemente passando vicino.
Andare molto vicino al conseguimento di qualcosa, senza raggiungerlo.
Ciononostante inteso nel senso contrario: Sfiorare è anche raggiungere.

Il fiato si spezza sfinito,
oppresso da eccessiva lunghezza.
Corro con gambe veloci
e tu resti ad uguale distanza.

Di fronte e invisibile,
fantasma di felicità velata.
Gomito a gomito.
Ripeto a memoria, di notte in giorno
la rima baciata del tuo calore.

Resto,
a vegliarti le mani tra luna e sole,
piegata dal vento.
Canto le sillabe del tuo nome
e tu scopri sorpreso che esisti.

Ti svegli dal buio del sonno
le gambe che tremano vergini
si muovono vive di passi.
Palmo a palmo si svela l’amore,
t’abbraccio di fiato immortale.

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