Ti conserverò un luogo

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Giona mi dorme accanto. Attaccato, appiccicato. Caldo, vivo. Morbido, elastico. Respira tra le mie costole, soffia e mi attraversa. Io suono come un flauto di legno, un canto sottile che si perde nelle pianure del Nebraska. Ti conserverò un luogo, potrai correre come lupo!

Fuori la campagna è di fuoco giallo d’erba, verde cupo di Querce. Si muovono i Daucus.

Io pure respiro, ma non sono un fiore né un bambino.

Sul comodino Emma di Jane Austen.

In valigia un cerchietto a pois.

“Sei bella” – mi ha detto – prima di andar via.

Ho tutta la vita in gola.

 

 

 

Contrabbando di nostalgie

…Dunque è davvero un viaggio nella memoria, il tuo! – Il Gran Kan, sempre a orecchie tese, sobbalzava sull’amaca ogni volta che coglieva nel discorso di Marco un’inflessione sospirosa – , È per smaltire un carico di nostalgia che sei andato tanto lontano! – esclamava, oppure: – Con la stiva piena di rimpianti fai ritorno dalle tue spedizioni! – e soggiungeva, con sarcasmo: – Magri acquisti, a dire il vero, per un mercante della Serenissima!

Era questo il punto cui tendevano tutte le domande di Kublai sul passato e sul futuro, era da un’ora che ci giocava come il gatto e il topo, e finalmente metteva Marco alle strette, piombandogli addosso, piantondogli un ginocchio sul petto, afferrandolo per la barba: – Questo volevo sapere da te: confessa cosa contrabbandi: stati d’animo, stati di grazia, elegie!

Foto di Gordon Parks, Somerville - Maine 1944

Foto di Gordon Parks, Somerville – Maine 1944